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Quasi tutti possiedono una cicatrice – recente o remota, grande o piccola. Si è soliti associare la cicatrice ad una serie di disagi legati alla sfera psicologica, dimenticandosi però che la cicatrice rappresenta il risultato finale del processo di riparazione tissutale e che, quindi possa influenzare anche mobilità, postura, provocare dolore e disabilità alle persone.

Nonostante, quindi, si parli spesso dell’importanza del trattamento delle cicatrici, si prende poco in considerazione l’effetto della terapia manuale sulle stesse.

Poiché i nostri tessuti sono organizzati in strati, spesso accade che quando vengono lesionati il tessuto fibroso unisca in modo indifferenziato tutti questi strati. È come se prendessimo un plico di fogli di carta, liberi di scorrere l’uno sull’altro e li tagliassimo con un taglierino. Poi, invece di riparare ogni singolo strato con del nastro adesivo, andassimo ad unire il taglio con una spennellata di colla: ecco che i fogli (i nostri tessuti) avranno il taglio riparato ma saranno vincolati tra di loro.

Come prima conseguenza avremo una perdita della libertà di movimento del nostro corpo, talvolta nemmeno percepita consciamente, ma che viene accusata dal nostro organismo.

Quanto illustrato in precedenza non accade sempre e non sempre allo stesso modo: età, predisposizione, tipologia di trauma, intervento e cura della ferita incidono sul destino della nostra cicatrice. Ed ecco che possiamo essere sottoposti a interventi massicci senza problema alcuno o per colpa di pochi punti di sutura perdere mobilità ad una articolazione.

A seconda che si abbia una vera aderenza cicatriziale o una cicatrice attiva, ovvero mobile, possiamo avere diversi problemi, anche a distanza di anni:

  • blocchi e limitazioni articolari
  • dolori articolari
  • gonfiori
  • “fitte” di dolore
  • dolori addominali o viscerali
  • disfunzioni viscerali a carico dell’intestino, dello stomaco, dell’utero
  • disfunzioni neurovegetative: sudorazione, ansia, paura

Per fortuna la cute è tessuto vivo e se opportunamente stimolato si può ripristinare, parzialmente o totalmente, l’elasticità dei tessuti ed eliminare le aderenze. Le cicatrici si possono trattare con tecniche di scollamento meccanico: tramite interventi manipolatori si smuovono e si attivano i tessuti in modo da “scollare” le cicatrici, e con tecniche per il rilascio miofasciale, volto appunto al tessuto connettivo, o fascia, del corpo.